mercoledì 8 luglio 2015
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Quando
arriva la settimana della moda a Parigi, che sia Haute Couture o Ready to Wear,
si sente nell’aria, la città si trasforma, si colora e diventa più frenetica.
Questa domenica è iniziata a Parigi la Haute Couture fashion week che ci
accompagnerà ancora per un paio di giorni.
Ma che
cos’è la Haute Couture fashion week,
cosa la differenzia dalla settimana della moda di Febbraio e Settembre e perché
si svolge solo a Parigi?
Nel 1858 nasce il concetto di Haute Couture (alta sartoria), il creatore è Charles Frederick
Worth. Negl’anni gli stilisti sono cambiati, le collezioni e il modo di
presentare gli abiti si sono evoluti ma ciò che è rimasto nel tempo e la rende
unica è l’esclusività.
La settimana dell’alta moda si svolge due volte all’anno
a Gennaio e Luglio, e determinati requisiti devono essere rispettati: le
collezioni devono essere approvate dalla Chambre
Syndacale de la Couture Parisienne, l’atelier deve essere a Parigi e devono
essere presentati almeno 50 look. Questi sono solo alcuni esempi delle qualità
richieste e per questo motivo spesso alcuni designer non riescono a presentare
le loro creazioni.
Decidere di far parte di questi show è sicuramente un
progetto molto dispendioso ed è veramente difficile trovare qualcuno
interessato alle collezioni, gli abiti vengono fatti su misura e l’investimento
è esorbitante. La domanda sorge spontanea: Come
sopravvive la Haute Couture? Dopo
la grande crisi negli anni 90 dove lo stile minimalista e essenziale aveva
prevalso su ricami, luccichii e pizzi, oggi, grazie forse anche alla presenza
di blogger, editor e fotografi agli eventi, sembra che l’interesse sia rinato.
Alcuni designer hanno abbandonato il Ready to Wear per dedicarsi interamente all’alta sartoria, un
esempio è Jean Paul Gautier che dichiara “ Oggi le persone possono vestirsi bene senza spendere un sacco di soldi,
quindi perché comprare vestiti a prezzi esorbitanti?” un altro esempio sono
i designer olandesi Victor&Rolf mossi essenzialmente dalle stesse
ragioni di JPG.
Secondo il mio punto di vista, questo è il momento in cui gli stilisti possono
veramente esprimere se stessi, dal momento che non
è previsto alcun budget da soddisfare, non si hanno aspettative di vendita, i capi vengono
creati per lo più a mano: è, per così dire, la
reale espressione del loro stile! Nessuna
ricerca di mercato influenza la collezione, si realizza
il connubio perfetto tra innovazione e tradizione, nuove tecniche vengono
utilizzate e la magia consiste nel riuscire a sorprendere attraverso l’abito,
nient’altro. È creazione dell’inimmaginabile, è pura e
semplice arte!
Giulia Tazzini
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