lunedì 20 luglio 2015
UnknownARTIGIANATO, HOME, TURISMO
Il mondo dell’artigianato, per
quanto conosciuto, è di per se un settore definibile di “nicchia” e
riconducibile, nell’ambito turistico, al turismo culturale. L’artigianato è
l’attività in cui gli oggetti vengono fatti completamente a mano, dandogli quel
valore in più rispetto a tutto il resto. Il turismo è un settore talmente vasto
che è quasi impossibile assegnargli confini ed è per questo che viene definito
dinamico, sempre in continuo cambiamento e importante per l’economia di un
paese.
Quindi se uniamo artigianato e
turismo mescolando il tutto in Italia…ecco che il gioco è fatto!
Il “made in Italy”, nel quale
possiamo racchiudere (principalmente) Food, Fashion e Wood è da sempre motivo
di attrazione sia per stranieri che per gli italiani stessi. Questo tipo di
turismo che vede come punto centrale l’artigianato, ma non solo, può essere
ricondotto al turismo culturale perché, oltre ad avere interesse alla visita di
musei, opere d’arte, opere architettoniche e siti archeologici; vede nascere la
voglia di conoscere il territorio attraverso la TRADIZIONE.
Vediamo quindi nascere veri e propri
pacchetti i cui percorsi/escursioni comprendono ambiente, enogastronomia e
attività di artigiani. Ad oggi, questo strumento, può spesso risultare
malfunzionante perché nel proporlo si lascia troppo spazio all’aspetto
enciclopedico e viene trascurato ciò che davvero potrebbe attrarre un
visitatore: percorsi fortemente legati a un tema che raccontino una storia
attraverso una narrazione emozionale e una sezione costantemente aggiornata
dedicata agli eventi di settore.
Per l’artigianato, il turismo
costituisce un mezzo per comunicare su vasta scala le caratteristiche
qualitative del prodotto/servizio realizzato, ed allo stesso tempo porta un
notevole contributo all’immagine del luogo. Al contrario, l’artigianato per il
turismo potrebbe divenire molto importante in quelle località in cui troviamo
una situazione di stagnazione del turismo; questo potrebbe contribuire al
rilancio del territorio.
“Made
in Italy” con forte richiamo turistico
Carretto siciliano, Sicilia
Queste sono solo un piccolo
assaggio di tutte le bellezze che l’Italia può offrire…provare per credere!
lunedì 13 luglio 2015
UnknownARTIGIANATO, HOME, MODA
Paris Haute Couture fashion week: parte II
Questo giovedì si è
conclusa ufficialmente la settimana della Haute Couture parigina.
Di seguito potete trovare
la lista ufficiale (Modeaparis.com)
dei designer che hanno mostrato le loro collezioni durante la settimana
dell’alta moda:
Adeline André
Ulyana sergeenko
Ilja
Atelier Versace
Schiapparelli
Dice kayak
Rado hourani
Christian Dior
Ralph&russo
Giambattista Valli
Chanel
Couchra Jarrar
Stéphane Rolland
Julien Fournié
Yiqing Yin
Giorgio Armani Privé
Alexandre Vauthier
Maison Margiel
Frank sorbier
Elie Saab
Jean paul Gautier
Victor&Rolf
Alexis Mabille
Maurizio Galante
Fendi
Serkan Cura
Zuhair Murad
I designer italiani sono
cinque in totale. A questi bisogna aggiungere Valentino che quest’anno ha deciso di sfilare a Roma in occasione
dell’apertura del nuovo flagship store.
L’evento ha riscontrato un grande successo, con tanto di standing ovation per
Pierpaolo Piccioli e Maria Grazia Chiuri che da quando hanno preso le redini
della Maison hanno conseguito una
vittoria dietro l’altra.
Altra eccezione è quella
di Alberta Ferretti che ha
presentato la sua collezione limited
edition (semi couture) prima
dell’inizio della settimana della moda. Questa collezione, ispirata
all’architettura, ai dipinti e alle decorazioni dell’ex Hotel particulier situato in Rue
faubourg Saint-Honorè (Parigi), ha voluto celebrare l’apertura del nuovo headquarter francese.
Ecco quindi un assaggio
delle creazioni Made in Italy di
questa lunga settimana!
Per maggiori ispirazioni visitate il sito www.style.com dove potrete trovare i look
completi di ogni collezione.
HAVE A NICE DAY!
sabato 11 luglio 2015
UnknownARTIGIANATO, DESIGN, HOME
L’artigianato incontra il design
L’artigianato è uno dei punti forti, da sempre, dell’Italia. Già nel
passato, prima degli anni ’50, la produzione era, dove possibile, totalmente
artigianale. Per quanto riguarda le industrie invece, vi era ancora un forte
bisogno della presenza dell’uomo. Successivamente la produzione si è
industrializzata, principalmente per motivi commerciali, ma ora vi è un bisogno
di un ritorno, in parte, alla “coltivazione” dei mestieri delle botteghe
artigiane. Il rapporto tra Design e artigianato crea opportunità di sviluppo di
prodotti innovativi con l’utilizzo di materiali e lavorazioni del passato. Proprio per questo sono nate e continuano a
nascere, diverse realtà che “cercano” il connubio tra Design e artigianato, o
meglio tra progettista e artigiano.
E’ il caso del corso proposto dall’università di Firenze. Il corso di
aggiornamento “Design del prodotto artigianale”, sostenuto dalla Provincia di
Firenze con il sostegno della Fondazione di Firenze per l’Artigianato Artistico
e il Dipartimento DIDA dell’Università di Firenze, è nato con l’intenzione di
mettere in collaborazione diretta giovani progettisti e artigiani fiorentini.
Quindi un mix di formazione teorica associata al lavoro pratico per la
realizzazione dei prototipi, con la partecipazione di botteghe artigiane.
Come spiega Francesca Tosi (Docente e presidente del Corso di Disegno
Industriale dell’Università di Firenze): “Il rapporto tra Design e artigianato
offre importanti opportunità sia per lo sviluppo di prodotti innovativi capaci
di dare nuove interpretazioni alle forme, ai linguaggi e alle tecniche del
“saper fare” artigiano; sia per la formazione di nuove professionalità, capaci
di coniugare il patrimonio della conoscenza e dell’esperienza artigiana con la
capacità propositiva del Design. Molti progettisti hanno da sempre rivendicato
l’importanza della realtà artigiana, dalle Arts and Crafts di epoca vittoriana
alle più recenti esperienze contemporanee delle “autoproduzioni” realizzate da
giovani designers spesso in collaborazione con botteghe artigiane.”
Maggiori informazioni, i 19 prototipi esposti e i 6 selezionati da
giuria e pubblico (mostra “ARTDESIGN” al Vecchio Conventino), le possiamo
trovare nel sito www.fondazioneartigianato.it. Di
seguito i 6 prototipi selezionati:
1- PREMIO CERAMICA - EX AEQUO
Il
progetto: Ispirato alla clessidra: dal greco klepsydra “sottraggo
acqua”.
Materiali: l’argilla
refrattaria rossa, le pietre dure decorative
Lavorazione:
colombino
2- PREMIO CERAMICA - EX AEQUO
Il progetto: ATMA
Materiali: riciclo
pietre dure, ceramica
Lavorazione:
incastro dal positivo al negativo
3-
PREMIO CUOIO
Il progetto: cover
porta i-pad, cover per il cellulare e sacchetto porta tablet da 7 pollici.
Materiali: cuoio
Lavorazione: messa
in forma del cuoio
4-
PREMIO PIETRE DURE
Il progetto: sottopiatto,
sottobicchiere e sotto posate.
Materiali: pietra
di lavagna, pietra “paesina africana” e inserti di rame
5-
PREMIO OREFICERIA
Il progetto: gemelli
per camicia
6-
PREMIO DEL PUBBLICO
Il progetto: seduta
da esterno e tavolino
Materiali:
ceramica e foglie d’ulivo
Lavorazione: taglio
netto vaso e intreccio
mercoledì 8 luglio 2015
UnknownARTIGIANATO, FASHION WEEK, HOME, MODA
Paris Haute Couture fashion week
Quando
arriva la settimana della moda a Parigi, che sia Haute Couture o Ready to Wear,
si sente nell’aria, la città si trasforma, si colora e diventa più frenetica.
Questa domenica è iniziata a Parigi la Haute Couture fashion week che ci
accompagnerà ancora per un paio di giorni.
Ma che
cos’è la Haute Couture fashion week,
cosa la differenzia dalla settimana della moda di Febbraio e Settembre e perché
si svolge solo a Parigi?
Nel 1858 nasce il concetto di Haute Couture (alta sartoria), il creatore è Charles Frederick
Worth. Negl’anni gli stilisti sono cambiati, le collezioni e il modo di
presentare gli abiti si sono evoluti ma ciò che è rimasto nel tempo e la rende
unica è l’esclusività.
La settimana dell’alta moda si svolge due volte all’anno
a Gennaio e Luglio, e determinati requisiti devono essere rispettati: le
collezioni devono essere approvate dalla Chambre
Syndacale de la Couture Parisienne, l’atelier deve essere a Parigi e devono
essere presentati almeno 50 look. Questi sono solo alcuni esempi delle qualità
richieste e per questo motivo spesso alcuni designer non riescono a presentare
le loro creazioni.
Decidere di far parte di questi show è sicuramente un
progetto molto dispendioso ed è veramente difficile trovare qualcuno
interessato alle collezioni, gli abiti vengono fatti su misura e l’investimento
è esorbitante. La domanda sorge spontanea: Come
sopravvive la Haute Couture? Dopo
la grande crisi negli anni 90 dove lo stile minimalista e essenziale aveva
prevalso su ricami, luccichii e pizzi, oggi, grazie forse anche alla presenza
di blogger, editor e fotografi agli eventi, sembra che l’interesse sia rinato.
Alcuni designer hanno abbandonato il Ready to Wear per dedicarsi interamente all’alta sartoria, un
esempio è Jean Paul Gautier che dichiara “ Oggi le persone possono vestirsi bene senza spendere un sacco di soldi,
quindi perché comprare vestiti a prezzi esorbitanti?” un altro esempio sono
i designer olandesi Victor&Rolf mossi essenzialmente dalle stesse
ragioni di JPG.
Secondo il mio punto di vista, questo è il momento in cui gli stilisti possono
veramente esprimere se stessi, dal momento che non
è previsto alcun budget da soddisfare, non si hanno aspettative di vendita, i capi vengono
creati per lo più a mano: è, per così dire, la
reale espressione del loro stile! Nessuna
ricerca di mercato influenza la collezione, si realizza
il connubio perfetto tra innovazione e tradizione, nuove tecniche vengono
utilizzate e la magia consiste nel riuscire a sorprendere attraverso l’abito,
nient’altro. È creazione dell’inimmaginabile, è pura e
semplice arte!
Giulia Tazzini
lunedì 6 luglio 2015
UnknownARTIGIANATO, HOME
Artigianato
L’argomento che ci terrà compagnia in questo caldo mese di
Luglio è l’artigianato!
Secondo la definizione tradizionale, per artigianato si
intende l’attività produttiva di beni (oggetti d’uso o di ornamento), tramite
il lavoro proprio e di numero ristretto di soggetti, che posseggono determinate
e specifiche competenze tecniche e/o artistiche.
Con la crescita esponenziale dell’industrializzazione del XX
Secolo, che ha consentito un abbattimento dei costi (soprattutto relativi alla
manodopera) grazie ad economie di scala ed ha permesso di ampliare i volumi di
produzioni per servire un numero sempre maggiore di consumatori, l’artigianato
ha subito una graduale decadenza. Ovviamente generalmente il prodotto
industriale scontava (e sconta tuttora) un’alta standardizzazione e forse un
minore qualità, in contrapposizione all’unicità, eterogeneità e alto livello di
qualità garantiti da un prodotto artigianale.
L’Italia ha da sempre posseduto una grande tradizione
artigianale, che ha tramandato e coltivato nel corso del tempo; ma accanto alla
figura del “vecchio artigiano” ne è nata un’altra: una sorta di “artigiano
moderno”, che utilizza tutti i progressi offerti sia dalla tecnologia, che dai
mezzi di comunicazione per svolgere il proprio lavoro!
E adesso…
Have a good time!
mercoledì 1 luglio 2015
UnknownARTIGIANATO, DESIGN, HOME, PUBBLICITA'
Cambiamento e pubblicità
La nostra vita è caratterizzata dalla velocità e dal
continuo cambiamento. Questo perché con l’avvento della tecnologia, e quindi la
crescita radicale dell’influenza dei media, si è incrementato l’aumento del
ritmo di produzione; che sia esso un prodotto in quanto oggetto fisico o
virtuale. Quindi il ruolo del designer deve coincidere con questa continua
evoluzione del mondo. Il design del passato, del Bauhaus, era incentrato sulla
progettazione del prodotto in base al funzionamento meccanico dello stesso: la
componente estetica veniva di conseguenza a quello. Era quindi una forma
assoluta, studiata in laboratorio, dove il ruolo del consumatore era marginale. Più precisamente possiamo affermare che
secondo la “vecchia scuola di pensiero”, una volta trovato il giusto equilibrio
forma-funzione, la forma poi si sarebbe imposta da sola. Ora i ruoli si sono
capovolti: si parte non dalla funzione ma dal consumatore, attraverso studi
mirati sui bisogni si arriva al prodotto finale. Di conseguenza anche la
pubblicità ha assunto un ruolo sempre più significativo.
Il visual design
ovvero un ramo del design che comprende la grafica pubblicitaria, web design,
la fotografia, il video editing, l’ illustrazione, l’interaction design (interazione
tra la persona e il prodotto tecnologico), è il promotore.
La
“buona riuscita” di un prodotto è frutto anche di una buona campagna
pubblicitaria!
BRAUN: prevale la precisione
VOLVO XC90: Con solo sette posti. Ci dispiace
lunedì 29 giugno 2015
UnknownHOME, IL TREPPIEDE, L'INFLUENZA DEI MEDIA, TURISMO
Media-storyteller
Da sempre la vita degli esseri umani è condizionata da
storie, racconti e miti popolari. Tutto ciò è necessario per dare un senso a
quello che ci circonda e, in alcuni casi, all'esistenza stessa!
I media sono i principali “storyteller” della nostra epoca e
più precisamente, attraverso i film si è iniziato a costruire ed a rafforzare
il profilo e le attrazioni delle località interessate da questo fenomeno. Da quest’immagine possiamo dedurre che i Paesi
con maggiori produzioni di film sono India, Nigeria, USA, Cina e Giappone:
Le caratteristiche che devono presentare le destinazioni
scelte sono: possedere luoghi esotici, nuovi o economici con i quali si riesce
facilmente a mantenere l’attenzione del pubblico. Molto importante è avere
chiaro il genere di film che si vuole produrre per capire qual è il luogo che
meglio degli altri potrebbe attirare la tipologia di “film tourists” alla quale
il film si rivolgerà, ad esempio:
- · Fantasy, fantascienza: turisti di sesso maschile tra i 31-45 anni;
- · Film d’azione: maggioranza di turisti maschi;
- · Film romantici: incentrato su un turista “femmina”;
- · Cartoni animati, programmi tv per bambini: rivolti a famiglie con bambini piccoli. Questo settore, attraverso una ricerca di marketing tra bambini dai 5 ai 10 anni, è risultato essere di forte impatto sia sulle vendite che sulla destinazione.
Vediamo come, alcuni famosi film, condizionano i luoghi di produzione:
IL SIGNORE DEGLI ANELLI


Se vi trovate in Nuova Zelanda e più precisamente a nord dell'isola, è inevitabile una visita alla location del film. E' possibile, anche in bus, il centro turistico di MataMata, la fattoria Alexanders e visitare ciò che è rimasto del set;
godendo del pittoresco paesaggio.
SHERLOCK HOLMES
I turisti sono stati incoraggiati
ad intraprendere la loro personale avventura “misteriosa” in vista del lancio
del nuovo film:
SERIE TV
"Outlander", a seguito del successo di questa serie tv statunitense è stato creato un sito per organizzare viaggi alla scoperta della location.
Per quanto riguarda l'Italia,in particolare modo per la Sicilia; la serie tv qui riportata ha reso i luoghi delle riprese mete molto ambite.
Le film commission più attive sono: Toscana, Puglia, Basilicata e Sicilia.
HOTEL...che riconoscerete!
![]() |
Beverly Wilshire, Beverly Hills, Four Seasons Hotel |
![]() |
Pera Palace Hotel, Istanbul |
![]() |
Grand Hotel Pupp, Karlovy Vary |
![]() |
Hotel del Coronado, San Diego |
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